Il brand “cult” Maya, olio di semi di mais, è nato negli anni ’70.
Memorabili campagne pubblicitarie dell’epoca hanno reso popolare Maya, che per le sue caratteristiche è stato uno degli iniziatori del nuovo trend alimentare, accompagnando gli italiani di allora verso un’idea nuova di alimentazione e di benessere a tavola.
Negli anni ’80, gli spot televisivi di Maya fanno conoscere il prodotto al grande pubblico: l’immagine chiave è rappresentata dal tuffo in piscina di una giovane donna, simbolo elegante di leggerezza e benessere che da sempre ha contraddistinto la marca.
Nel 1982 Maya è innovatore anche nel packaging: infatti è il primo olio di semi a dire addio alla “vecchia” lattina, scegliendo una nuova e pratica confezione di plastica, più moderna, igienica e leggera. L’esempio di Maya sarà poi seguito nel tempo dalla quasi totalità delle marche, fino a diventare lo standard per l’intera categoria merceologica.
Nel 2005 il brand Maya, ormai consolidato simbolo di benessere a tavola, si fa promotore del lancio di Proactive, uno dei primi mini drink per la riduzione del colesterolo.
Nel 2011 Maya è stato oggetto di un processo di rinnovamento che ha interessato la confezione e il design. La nuova bottiglia, dalla linea snella e accattivante e dal design fresco ed innovativo, è stata giudicata dalle consumatrici come la più attraente tra tutte le principali marche di oli di semi.*
Nel 2016 Maya porta a termine il suo completo restyling cambiando formula e confezione. Maya Vitaminizzato diventa a buon diritto uno dei pochi oli di semi di mais addizionati con vitamina D e vitamina B6, per dare ancora più gusto al benessere degli italiani.
Nel 2021 Maya rinnova la sua bottiglia riducendone la plastica del 14% e dimostrando così il suo concreto impegno per l’ambiente. Questo significa circa 13.000 kg di plastica* in meno in un anno, con un risparmio di 225.000 litri di acqua e 26.000 kg di petrolio.
(Fonte: www.bioecogeo.com/impatto-bottiglia-plastica-sullambiente/ Stima di risparmi calcolati sui volumi Maya 2020)
*Fonte: TNS - ricerca CAWI su 600 consumatrici