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Più potassio e meno sodio, la formula del benessere.

Un’alimentazione più povera di sodio e più ricca di potassio è in via generale quella raccomandata per ottenere una migliore conservazione del calcio nell’apparato scheletrico e tenere la pressione sotto controllo.

 

Perché il potassio svolge una funzione benefica?

Insieme a calcio, magnesio, fosforo, sodio, cloro e zolfo è uno dei magnifici sette macrominerali di cui il nostro corpo ha bisogno in grandi quantità. Il potassio ha un ruolo fondamentale nel bilancio idrico, nel mantenere i giusti livelli di pressione sanguigna, nel regolare l'eccitabilità neuromuscolare e il ritmo cardiaco.

 

I cibi che ne sono ricchi

In una classifica ideale, i primi dieci cibi più ricchi di potassio sono: l'avocado, le patate, i funghi, la bietola, i fagioli bianchi, i pomodori, la soia, la zucca, la banana e gli spinaci. Un consiglio: meno si “lavorano” questi alimenti e più potassio riusciremo ad assumere, mangiandoli.

 

Perché il sodio va consumato con moderazione?

Un eccessivo apporto di sodio dovuto a un’alimentazione scorretta può causare ipertensione arteriosa.

Il sodio non è contenuto solo nel sale, ma anche nei prodotti industriali e/o nei cibi artigianali che percepiamo come piacevolmente “sapidi”. Ad esempio, ne sono ricchi biscotti, crackers, grissini, merendine, cornetti e cereali per la prima colazione.

Non pensiamo, quindi, che i cibi salati come insaccati, formaggi, conserve di pesce o patatine fritte siano gli unici di cui non abusare: spesso il sodio è nascosto in alimenti insospettabili e ne facciamo il “pieno” senza rendercene conto.

 

Come dare sapidità ai cibi senza eccedere in sodio.

Ecco tre suggerimenti alla portata di tutti:

  • usare spezie ed aromi al posto del sale, per insaporire le pietanze;
  • non eccedere nel consumo di cibi in scatola che solitamente contengono alte concentrazioni di sodio;  
  • ridurre il consumo di dadi da brodo, ketchup, salsa di soia, miso e tamari.